CONFESSIONI DI NATALE 2023

MARTEDI’ 19

20.00 Penitenziale e Confessioni presso il SANTUARIO DI AURO
Invitati in modo particolare, ma non solo, Comero, Mura e Casto.
Presenti tutti i sacerdoti.


GIOVEDI’ 21

20.00 Penitenziale e Confessioni presso la CHIESA DI VESTONE
Invitati in modo particolare, ma non solo, Vestone, Nozza e Lavenone.
Presenti tutti i sacerdoti.


SABATO 23
09.00-11.30 Confessioni chiesa di VESTONE
09.00-11.30 Confessioni chiesa di MURA
14.30-17.45 Confessioni chiesa di NOZZA
14.30-17.30 Confessioni chiesa di CASTO

Presenti due sacerdoti
Presenti due sacerdoti
Presenti due sacerdoti
Presenti due sacerdoti


DOMENICA 24
14.30-18.00 Confessioni chiesa di VESTONE
14.30-16.30 Confessioni chiesa di LAVENONE
14.30-18.00 Confessioni santuario di AURO

Presenti due sacerdoti
Presenti due sacerdoti
Presenti due sacerdoti


Una guida per l’esame di coscienza da ripassare prima di ogni confessione

L’esame di coscienza non è l’atto di sul “banco degli imputati” per verificare semplicemente quello che abbiamo fatto di male durante la giornata. Così facendo mettiamo noi al centro della storia quando invece il centro dell’esame di coscienza è Dio e il nostro rapporto con Lui. Dobbiamo partire e concentrarci sul suo amore e sulla sua misericordia di Padre.
Questa pagina ha il desiderio di aiutare in questo rapporto con Dio che è l’esame di coscienza.

  1. Aprite il vostro cuore alla presenza di Dio
    Cercate un luogo tranquillo. Di fronte a un’immagine sacra. Prendetevi qualche minuto per respirare e rilassarvi e iniziate facendo il segno della croce. Il primo passo è quello di metterci alla presenza di Dio per respirare il suo Amore per noi.
  2. Lasciate che Dio vi mostri il suo album di foto
    Se riuscite a entrare in intimità con il Padre tutto diventa luminoso. Cercate di ricordare (o procuratevi) qualche passo del Vangelo (l’album di foto di Dio). Lasciatevi ricordare come Egli ha liberato Israele, come ha perdonato David… Come, facendosi uomo, va in cerca dei perduti e li ama con amore misericordioso, li ama fin sulla croce.
  3. Raccontate a Gesù la vostra giornata
    Tenendo tutto questo a mente, ripercorrete la vostra giornata (o il tempo dell’ultima confessione), ma fatelo dialogando con Gesù. Concentravi sui punti essenziali, quelli più importanti: cosa vi ha colpiti, qual è stata la cosa più bella, qual è stata la cosa più brutta, quale quella più difficile, cosa non vi è chiaro, ecc. Date alla vostra memoria un po’ di tempo e di spazio e lasciate che le cose escano da sé. Quando avete terminato, fate una pausa e restate in silenzio. Ascoltato attentamente con il cuore. Ricordate che è un dialogo, non un monologo. Fermatevi su ciò che credete vi stia dicendo il Signore o sulla direzione nella quale pensate che vi stia indirizzando con le esperienze che avete avuto nella vita, con le sue vittorie e sconfitte. Chiedete: Signore, chi mi chiami ad essere? Come mi vedi quando mi guardi? Dove sei, Signore? Ti sto cercando? Vengo verso di Te o mi sto allontanando? Sto mettendo Te al centro della mia vita, o altri idoli?
  4. Ammettete i vostri errori
    Ringraziate profondamente Dio per il modo in cui sta operando nella vostra vita, perché non si è mai dato per vinto con voi, né vi ha abbandonati. Facendo questo, è naturale riconoscere che ci sono stati momenti in cui non siete stati un buon figlio o una buona figlia. Avete inciampato nel cammino, avete negato la vostra identità. Avete respinto lo sguardo di Dio e di altri e avete imposto il vostro. È importante cercare di riconoscere entrambe le cose. Cosa avete fatto e i possibili motivi per cui lo avete fatto. Cosa vi ha portati ad agire in quel modo? Come potete evitarlo o migliorare la prossima volta? Questa parte può essere difficile, ma confidate nel fatto che la fedeltà e la misericordia di Dio sono presenti. Quando riconoscete i vostri errori, non nascondetevi come Adamo ed Eva. Ammettete che siete stati voi (basta scuse e accusare altri) e che siete responsabili delle vostre azioni. Senza responsabilità non ci può essere riconciliazione.
  5. Rinnovate il vostro Battesimo: dalla morte alla vita
    Spesso anziché ricordare i nostri errori o i nostri peccati la tentazione consiste nel pensare: “Bene, e ora come posso sistemare questa cosa?” Il peccato a volte si può sistemare, ma non con le nostre forze. Il peccato dev’essere perdonato. Produce ferite, e le ferite hanno bisogno di essere trattate e curate. Se non si curano si possono infettare.
    Quando arrivate a questo punto del vostro esame di coscienza, è il momento di reimmergerci nel nostro Battesimo. Spesso dimentichiamo che “il Battesimo è il primo e principale Sacramento per il perdono dei peccati: ci unisce a Cristo morto e risorto e ci dona lo Spirito Santo”. Deponete allora i vostri peccati sull’altare e permettete che lo Spirito Santo trasformi quelle realtà di morte in realtà di vita. Il pentimento autentico fa sì che lo Spirito Santo possa agire, e la disobbedienza nei confronti di Dio si trasforma in obbedienza. Infine, senza timore, accostati al faticoso ma bellissimo Sacramento della CONFESSIONE e riscopri la libertà, la leggerezza, la bellezza… LA VITA.