Avvisi dal 6 al 13 Ottobre 2024

DOMENICA 06 OTTOBRE 2024
XXVII Domenica del Tempo Ordinario (Gn 2,18-24; Dal Sal 127(128); Eb 2,9-11; Mc 10,2-16)
07.30 NOZZA S.MESSA
10.00 VESTONE S.MESSA

(Intenzioni: in ringraziamneto per 25° di matrimonio di Mauro ed Erina - def.to Guerra Graziano
18.00 VESTONE S.MESSA

(Intenzioni: def.ti Colbrelli Giovanni e Dusi Rosa - Bruno, Antonio ed Enrichetta)
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09.30 COMERO - Oratorio ABCF S.MESSA
09.30 MURA S.MESSA
LUNEDI' 07 OTTOBRE 2024
B.V.M del Rosario (m)
09.00 VESTONE S.MESSA
(Intenzioni: def.ti Mario - Leandro, Maria e Santo)
10.00 NOZZA - Ricovero S.MESSA
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08.30 MALPAGA S.MESSA
MARTEDI'  08 OTTOBRE 2024
18.00 NOZZA - Cimitero S.MESSA
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20.00 BRIALE - S.Carlo S.MESSA
MERCOLEDI'  09 OTTOBRE 2024
18.00 MOCENIGO - San Francesco S.MESSA
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18.00 POSICO - S. Domenico S.MESSA
GIOVEDI'  10 OTTOBRE 2024
San Daniele Comboni (m)
15.00 NOZZA Matrimonio di Massa Daniel e Teotti Celeste
17.00 LAVENONE S.MESSA
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18.00 ALONE S.MESSA
18.00 AURO S.MESSA
VENERDI'  11 OTTOBRE 2024 
San Giovanni XXIII, papa
09.00 VESTONE S.MESSA
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18.00 CASTO - Addolorata S.MESSA
SABATO 12 OTTOBRE 2024
17.00 LAVENONE S.MESSA
(Intenzioni: def.ta Margherita e fam.))
18.00 NOZZA S.MESSA
(Intenzioni: def.ti Fam.Bagozzi e Manni - Rita, Mario e Aldo)
19.00 PROMO S.MESSA
(Intenzioni: def.to Corti Daniele)
21.00 NOZZA Oratorio S.MESSA (Neocatecumenali)
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18.00 CASTO S.MESSA
19.15 AURO (Santuario) S.MESSA
DOMENICA 13 OTTOBRE 2024
XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Sap 7,7-11; Dal Sal 89(90); Eb 4,12-13; Mc 10,17-30)
07.30 NOZZA S.MESSA
10.00 VESTONE S.MESSA
(Intenzioni: def.ti Dusina Luigi e Margherita)
18.00 VESTONE S.MESSA
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09.30 COMERO - Oratorio ABCF S.MESSA
09.30 MURA S.MESSA

ALTRI APPUNTAMENTI

Oggi, DOMENICA 6 OTTOBRE, i ragazzi/e che riceveranno i sacramenti della Comunione e della Cresima i prossimi 19/20 ottobre, vivranno una giornata di ritiro con le loro famiglie presso l’oratorio di Idro;;
LUNEDÌ 7 OTTOBRE: papa Francesco ha indetto una giornata di PREGHIERA e DIGIUNO per la PACE in Terra Santa e nel mondo. Possiamo vivere insieme la preghiera presso:
la chiesa parrocchiale di VESTONE e il Santuario di AURO dalle 12,15 alle 13,15.
GIOVEDÌ 10 OTTOBRE: ore 20,30 nella Chiesa di VESTONE
l’appuntamento in ASCOLTO della PAROLA DI DIO: lettura, approfondimento e preghiera scoprendo la grandezza del Battesimo.
SABATO 12 OTTOBRE: dalle 10,30 alle 11,30 CONFESSIONI presso le chiese di VESTONE e CASTO;
DOMENICA 13 OTTOBRE: a VESTONE, nella Santa Messa delle ore 10, riceveranno il sacramento del Battesimo Pirlo Giovanni, Merigo Emma e Silipo Andrea.;
Si ricorda il PELLEGRINAGGIO DIOCESANO A ROMA per il Giubileo 2025.
Maggiorni informazioni le trovate negli avvisi alle bacheche delle chiese
oppure chiamando Giuseppe Prandini cell. 3462229965

Da questa settimana e per le prossime pubblichiamo la lettera pastorale del vescovo Pierantonio per il 2024-2025.
Il tema è molto interessante e necessario per ridare contenuto e bellezza al nostro essere cristiani:

IL BATTESIMO: DONO E OPPORTUNITÀ.
Uno sguardo alla vita cristiana in occasione del Giubileo
PROLOGO: Perché parlare del Battesimo
In questa lettera pastorale vorrei parlare del Battesimo. Ho deciso di farlo sulla spinta di un desiderio che è andato via via maturando in me e anche pensando al Giubileo che si celebrerà con l’avvio del prossimo anno. So bene che questa scelta potrebbe apparire piuttosto astratta, lontano dalle grandi sfide della vita di oggi. L’argomento, poi, potrebbe risultare eccessivamente “di Chiesa’ cioè riservato a chi frequenta con particolare assiduità gli ambienti parrocchiali e magari si considera esperto in materia. Personalmente non condivido nessuna di queste due impressioni. Penso invece che il momento presente offra la possibilità di riconoscere al Battesimo cristiano tutta la sua rilevanza, considerandolo insieme come un dono e come un’opportunità. Il mio desiderio è appunto questo: farne percepire il senso profondo, la sua ragion d’essere e il suo valore per l’oggi.
Sto cercando come tutti di riflettere sul momento che stiamo vivendo, di leggerlo con onestà e coraggio, ma anche con empatia e – oserei dire – con affetto. Sono convinto che una visione cristiana della vita non mortifichi l’umano ma, al contrario, lo esalti. Occorre tuttavia ricercare i luoghi del reciproco contatto, gli accessi comuni, i ponti che uniscono i territori lungo i quali si muove l’onesta ricerca del vero. Quando ci si interroga sul senso delle cose e sulle esigenze del momento presente, la coscienza pensante e la coscienza credente si scoprono alleate. Per entrambe una domanda pare ineludibile: come guardare alla vita? Come farlo oggi? Come interpretare lo scenario attuale del mondo, con le sue formidabili trasformazioni e le sue croniche contraddizioni? Ma, più in profondità, come rivolgersi oggi a una libertà che è divenuta ancora più gelosa di se stessa, che non fa sconti e non concede deleghe, ma rivendica il diritto di decidere senza alcuna costrizione esterna?
Le grandi tradizioni, anche quelle religiose, non si impongono più per la loro autorità, ma vengono sottoposte al vaglio di una sensibilità che forse ha assunto un’enfasi eccessiva, ma che in ogni caso rivendica il diritto dell’ultima parola. Criterio di valutazione è divenuto ciò che si prova, quel sentire individuale che facilmente viene a identificarsi con l’emozione del momento o con l’appagamento istintivo di un bisogno. Si tratta di due derive spiacevoli che tuttavia non compromettono una verità essenziale: il “sentire” è parte integrante dell’esperienza umana ed è espressione di una istanza insopprimibile, la cui sorgente è l’apertura originaria dell’uomo alla verità. La vita stessa pungola e inquieta. Il cuore e la mente non si rassegnano a uno spessore minimale dell’esistenza. Reagiscono e ci dicono: «Non è dignitoso lasciarsi vivere! Non basta avere il pane e il vestito, la casa e il lavoro, e neppure stare al passo con una tecnologia ammaliante. C’è una dignità da onorare con la riflessione e la decisione, con il pensiero e la volontà, con l’irresistibile senso di responsabilità».
È in questa prospettiva che vorrei parlare del Battesimo. Sono convinto che, considerandolo nell’ottica che gli si addice, il Battesimo cristiano abbia qualcosa da dire – anzi da offrire – a chiunque si interroghi con onestà, oggi come ieri, sulla vita e sulla morte, sul bene e sul male, sul dolore e sull’amore, sulla felicità e sulla tristezza, sulla giustizia e sull’ingiustizia, sulla paura e sul coraggio, sull’angoscia e sulla speranza. La verità del Battesimo abbraccia infatti l’intero vissuto umano.
Mi preme fare subito una considerazione. Il Battesimo si presenta come un gesto molto semplice. Ha l’aspetto di una breve cerimonia e spesso è intesa così. In realtà è un rito liturgico il cui profondo significato – come meglio si dirà alla fine di questa lettera pastorale – si intuisce dai gesti che si compiono e dai segni che intervengono a costituirlo. Questi segni e questi gesti, nella loro solenne ma sobria espressività, realizzano ciò che significano, ovverossia quella realtà che oltrepassa i confini del visibile e chiama in causa il mistero di Dio. In questo senso parliamo del Battesimo come di un sacramento. Quanto cercherò di dire nelle pagine che seguono vorrei aiutasse a entrare in questo peculiare segreto che il Battesimo custodisce.
Al riguardo alcune domande sorgono oggi spontanee. Le potrebbe porre chi è piuttosto distante dalla Chiesa o professa un’altra religione, ma anche chi si considera a pieno titolo cristiano cattolico. C’è un’esigenza di chiarezza e consapevolezza che accomuna tutti. Vorrei allora provare ad affrontarle, cercando di condividere il mio personale convincimento che il Battesimo cristiano sia una benedizione per chi lo riceve.
Saranno le stesse domande a conferire alla mia riflessione la sua struttura: fungeranno da titoli capitoli di questa lettera. L’auspicio è che quanto si dirà non appaia teorico e astratto, ma risulti ancorato alla vita. Parlare del Battesimo significa infatti parlare di ciò che ci riguarda nel profondo.
Queste le domande che guidano il Vescovo nella riflessione:
  1. Cosa cambia tra l’essere battezzati e non esserlo?
  2. Perché dovrei essere felice di essere battezzato?
  3. In che senso il Battesimo ci rende figli di Dio?
  4. Cosa significa che il Battesimo toglie il peccato originale?
  5. Con il Battesimo si entra a far parte della Chiesa: perché dovrei considerarlo importante?
  6. Perché battezzare i bambini?